Il sipario sulla regular season si è chiuso con l’ennesima delusione per il Palermo, incapace ancora una volta di dimostrare carattere e determinazione nei momenti decisivi. Contro una Carrarese già salva e senza particolari ambizioni, i rosanero non solo non mostrano voglia di vincere, ma riescono nell’impresa di andare in svantaggio, offrendo l’ennesima prestazione opaca e svuotata di anima. È una fotografia amara, ma realistica, di ciò che questa stagione ha rappresentato: una squadra piena di limiti tecnici, ma soprattutto povera di personalità. Anche quando la partita sembrava mettersi nella direzione giusta, con l’espulsione che ha lasciato la Carrarese in dieci per oltre mezz’ora, il Palermo ha saputo solo strappare un pari insapore. Nessuna reazione, nessuna fame, nessun orgoglio. Il risultato? Un mesto ottavo posto che complica tutto in chiave playoff. Con una vittoria si sarebbe potuto affrontare il Catanzaro in casa, con una spinta diversa e la consapevolezza di avere il pubblico dalla propria parte. Invece si dovrà viaggiare, e affrontare in trasferta una Juve Stabia più agguerrita e motivata. Un’occasione sprecata, l’ennesima. I tifosi, quelli veri, quelli che allo stadio ci vanno e soffrono ogni domenica, sono stanchi. Stanchi di illusioni, di prestazioni anonime, di una squadra che non rappresenta più lo spirito di una città passionale e intensa come Palermo. A questo punto, forse, la fine di questa stagione è ciò che desideriamo di più, perché ogni settimana sembra solo aggiungere amarezza ad un racconto che da troppo tempo ha smesso di avere un lieto fine. E se il calcio è passione, allora Palermo merita molto di più.